Guarda zi piedi che crescono,
le dita si allungano e le unghie sfondano le scarpe.
Le pupille fanno uno strano gioco e il naso butta fuoco
l'arito diventa un laser che fa paglia dei mori squaglia
alto dito la mia quarta mano mi pare strano
ho accelerato i miei sterimenti sul DNA e negli ultimi tempi
forse ingoiando i trulli di formule
male detto a me avrò sbagliato i conti
sono la fata dell'ingegneria genetica
costumisco mele che sanno di bere
l'acido,
l'acido desossirivo nucleico il mio potere
i peli rosso fan povero intanto crescono
mi seguono mentre vado allo specchio
resto un po' con la mia faccia insieme stessi poco bene
la mia faccia è una piazza di decili,
cocco,
marichini di burro
ficcherò la testa sotto la doccia ma
l'acqua scende giù a pallini di ferro
guarirò, guarirò mi do da fare, guarirò, guarirò
devo scoprire,
guarirò,
guarirò rifarò i conti,
guarirò,
guarirò
agli esperimenti via da me da le tette allucinazioni
i trenambicchi di traffico d'auto la
vita di città sulla scheda perforata
la brogro di telefoni colorati di macchine dati
installazioni di fumi di semafori di amminomacci di metropolitani
come il dottor Jekyll quasi come Dio mi sento anch'io
questo è il ragoglio della donna che
volerà per questo che mi avventuro
ho perdito a frana me stesso e al
mondo a ripotesi di una donna futuro
perciò ho accelerato i miei esperimenti sul TLA e negli ultimi tempi
forse ingloiando i tugli di formule male,
retta male,
retta boh,
sbagliati i conti
guarirò,
guarirò,
mi do da fare,
guarirò,
guarirò devo scoprire,
guarirò,
guarirò rifarò i conti,
guarirò,
guarirò agli esperimenti via da me da le tette
allucinazioni devo ancora inventare la donna ma la dito mai
guarirò guarirò