Casa era piccola,
le cose che ho visto da pargolo
Ero troppo piccolo,
famiglie ridotte sull'astrico
Quali violenze nel vicolo,
meglio di quelle che vedevo io
Perché la scuola io me la pativo,
paura per mamma che ero protettivo
Sentivo che fosse in pericolo,
violenza a casa mi ha reso impaurito
Per questo per strada porto un coltellino,
figlio del posto e del marcio in cui vivo
Non posso lasciarti perché hai solo un figlio
e non sfido il sangue quello che hai patito
Non c'ho famiglia,
c'ho un dramma spartito e non riparo a sospartito
Alle melodie in faccia,
non torno a un padre o alla donna che ami
Mi ha fatto più male pure delle volte che siamo arrivati alle mani
Era troppo presso per essere grandi,
cambiavo tre case già alle elementari
Per questo caputo ho girato più buchi che posti affittati
Ho visto un padre senza figlio e un figlio senza padre
E' come uscire a giocare a pallone e non poter giocare
Fa un culo le feste,
l'ultimo Natale Stavo chiuso in stanza a famme,
un drogato che piagne
Casa era piccola,
le cose che ho visto da pargolo
Ero troppo piccolo,
famiglie ridotte sull'astrico
Quali violenze nel vicolo,
meglio di quelle che vedevo io
Perché la scuola io me la pativo,
paura per mamma che ero protettivo
Beh che?
Volevo dosi coi sordi da spende,
come accontassi ma anche da le bestie
Finisce che scambi il bene con cliente,
quella bottiglia la chiami quartiere
Io me la manco dalle fontanelle,
ho visto più calce e polvere di stelle
Che sono molesto di quelle sirene
Non prendo Absolut, non vedo lo schifo sulla tv
Sto dappertutto nell'occulto, solo sesto sud
Non penso che fai tutù,
non usi quel ferro fuori Youtube
Volevo un pasto un po' più buono,
mo tutto il menu
E stavo solo con gli impasti vari,
in posti che se fanno avari
In zone che se fanno odiare, per due grammi
Clandestino già da piccolo, Roma è sfascicolo
E c'ho più buchi in testa che fuori al poligono
Casa era piccola,
le cose che ho visto da pargolo Ero troppo piccolo,
famiglie ridotte sull'astrico
Quali violenze nel vicolo,
meglio di quelle che vedevo io
Perché la scuola io me la pativo,
paura per mamma che ero protettivo