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Perché mi chiamo Gent?
È molto semplice perché da solo sono solo niente
Sono la somma di quelle persone, ah
Che mi hanno donato e le ho fatto ore, che mi hanno dato un nome
Ho la fame di mia madre e di mia nonna
Sono dolce e cazzuta proprio come la mia donna
Sono quella voglia di esprimersi, la voglia di viversi
La volta che non svolta e che porta puoi deprimersi
Io non ho generi, io sono il genere
Ti faccio ridere del genere e puoi gemere
Come una venere, inarrestabile come la cenere
Sono tutte le foto scattate nel tuo cellulare
Che sono state scartate per una da pubblicare
Sono tutte le mani che ho stretto, sono quel contatto
Che percepisci solamente a stretto contatto
Non voglio fare che tutti mi guardino proprio col fare
E te sono meglio io
Non posso scegliere chi essere e chi no
Sarebbe ammettere che tutto ciò non siamo io
Eravamo io, eravamo io
Eravamo io, eravamo
Il sudore sulla fronte del mio amico che lavora
Il mal di testa di chi studia e fuma ogni quarto d'ora
Chi si sente sempre a casa, anche se non ha dimora
Quella fame senza fine, che ogni giorno ti divorzano
Chi si è perso, chi si è ritrovato
Chi vive nell'adesso oppure nel passato
Sono una squadra di basket a livello amatoriale
Che mette in mano le tasche per continuare a giocare
A tutti i soldi che ho speso, alle promesse che ho giurato
Che non ho mai mantenuto, ma che mi hanno maturato
Non voglio vivere, non voglio vivere
Non voglio fare che tutti mi guardino proprio col fare
Ed è, sono meglio io
Non posso scegliere chi essere e chi no
Sarebbe ammettere che tutto ciò non siamo io
Eravamo io, eravamo io
Eravamo io
Eravamo io