Io non so più che giorno fu, tu dici che fu un giovedì,
se fu così fu un giovedì speciale, le nuvole non erano batuffoli,
ma immagini di gente pubblicata sul giornale, patate fritte per menù,
in mezzo ai prati a pancia in giù e i palloncini rossi su nel cielo.
Che stavano lì immobili sfidando l'impossibile in nome di quel giovedì speciale.
Ricordi amore all'una park, tre palle, un soldo al vincitore,
in premio una bottiglia di cordiali.
Avevi gli occhi come se l'amore...
avesse dato a te l'intensità di un fuoco artificiale.
Il bigliardino ed il ping pong, la giostra con il carion,
e i brindisi con l'acqua minerale.
E poi la sera sul metro, l'ultima corsa che finì,
la storia di quel giovedì.
Un giovedì speciale.
E' stato proprio un giovedì, un giovedì speciale.
Un giovedì speciale.