Se mi guardi dentro c'hai paura di cadere
Uscire da una vita piano come quando cade la neve
Fammi provare un rivido,
un livido che diventa ossigeno
La metto in meccanismo indecifrabile satiricon
E' poesia,
e' alchimia,
lei era mia,
la vita mia è eleuteria
Tutti parlano fra loro, filantropia
Poi girano le spalle e se ne vanno via
Volete tutti contenuti,
combattuti,
tra la Feres e le Namuti
Guarda la luce della verità,
guarda la luce della verità
Perché sei tu il figlio di te stesso,
di te stesso,
di te stesso
Perché sei tu
il figlio di te stesso,
di te stesso,
di te stesso
La gente persa dentro gli schemi,
mille problemi E' più difficile restare sinceri con se stessi,
non credi?
Ho chiuso col passato,
ma sembra ieri lo stesso Ho fatto un
patto per restare dove sono adesso
Con la chitarra sopra una collina,
guardo il mondo che va là Deriva non curante dell'aspettativa
C'è una lotta tra il fatto ed il predestinato
Il paradiso perso non l'ho più trovato
Versi sciotti di un poema epico,
questa è la mia medicina ed è fantastico
Guarda la luce della verità,
guarda la luce della verità,
ah
Perché sei tu il figlio di te stesso,
di te stesso,
di te stesso
Perché senza un ideale andiamo a fondo
in un secondo e siamo tutti persi
Perché sei tu il figlio di te stesso,
di te stesso,
di te stesso
Guardo in alto una stella
Perché sei tu il figlio di te stesso,
di te stesso,
di te stesso
Progetteremo piani in alto come cattedrali,
se ci pensi non siamo così lontani
Perché sei tu
il figlio di te stesso,
di te stesso,
di te stesso
Guardo in alto una stella
Fare nel modo migliore la cosa più giusta,
inseguire i propri sogni e mettercela tutta
Non costruiamo le case,
siamo archistardi noi stessi,
brilliamo di luce ma senza veri diamanti
Vorrei portarti con me dove l'equilibrio non c'è,
ora vedo un nuovo mondo e sto già bene
Perché sei tu
il figlio di te stesso,
di te stesso,
di te stesso
Perché sei tu il figlio di te stesso,
di te stesso,
di te stesso
Guardo in alto una stella