Pietro cala fiore,
fa legname di eccezione,
tutti attorno un po' ci muove,
come scritto da copione.
Parlo sottovoce,
se no Pietro poi lo scopre,
che mi piace,
che c'ho un cuore,
mi stofaggio,
cedro e noce.
Al lavoro dalle nove per cucire un pantalone,
su misura per castone,
burattino apico il cuore.
Immobile sotto quei fili,
che tremano d'amore se ridi,
per me tutto quello che dici è neve in un campo di ulivi.
C'è Odilia in plie,
Odilia che aspetta per baciarti in ombra,
finché il sole.
C'è Odilia per te,
per te che hai le labbra di carne,
una moglie diversa da me.
Il braccio di geloso resta fermo grazie a un chiodo,
e perciunta a un grosso nodo,
in soffitta tutto sole.
Vorrei trovare un modo per uscire con quest'uomo,
un gelato per mio un cono,
stracciatella e
scaglie d'oro.
Veri,
bambini è un gioco,
nulla penso come loro,
o a Natale dentro il fuoco,
o per sempre legno vuoto.
Vorrei per un giorno parola,
per dirti che sopra ogni cosa,
ti amo da quando mi hai vestita rosa,
il pianto si ferma alla gola.
C'è Odilia in plie,
Odilia che aspetta per baciarti in ombra,
finché il sole.
C'è Odilia per te,
per te che hai le labbra di carne,
una moglie diversa da me.