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V.A
Odissea di Ulisse pensionato di Bellaria

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Un vecchio con l'Alzheimer riesce a uscire di nascosto
Mentre la badante tiene la musica alta per mettere a posto i suoi passi
Sono felfati per natura perché alla sua età anche solo la respirazione è dura
E pensa, ah, ora mi sono liberato
Posso ritornare nel paesino di cui i miei figli mi hanno sequestrato
Il fatto che in pigiama manco l'ha notato
Intanto segue lo stesso percorso al quale da una vita è abituato
Si ferma a guardare le macchine, sbave, non pensa niente
Ma sente che tutti quanti van troppo velocemente
Vorrebbe guidare perché sulle gambe non si regge
Non sa che per quello che la legge anche la sua patente
Ma dove sto andando, boh? Me lo son dimenticato
A scia a prendere la bici che quel giorno gli ho prestato
Intanto passa un amico ancora sano e quindi giustamente stupito
Gli chiede chi aspetti così vestito
Ulisse sente malapena quel suo grido
Con timpani ben tappati, mezzo sordo, non ha neanche ben capito
Ma si accende, ride e riso, si fa tosse dopo aver tossito
Gli risponde con un eh, guarda te com'è che son finito
Poi si accorge che gli manca l'equilibrio
E si appoggia al portone che ha lasciato aperto
E lo trascina in uno scivolone mentre cade
Ulisse, sbatte forte la testa sull'infisso
Si risveglia disteso
In un letto attorno tutto bianco
E si convince di essere finalmente in paradiso
Avendoci creduto tanto
Intanto spostando il braccio fa cadere i pannoloni a fianco
Il suo figlio gioisce vedendo che è salvo
Gli parla ma non lo riconosce più
Gli chiede se l'angelo che dà una vita lo protegge dalla sua
E lui perdendo un attimo la sua pazienza
Ricordandolo da giovane abbassa lo sguardo e pensa a saperlo prima
Piuttosto che vivere come un vegetale
Anzi come un vegetale
In un vaso poco annaffiato
In fin di vita in ospedale
Anzi annaffiato con farmaci
Che rendono insopportabile una condizione
Altrimenti tremendo
Forse avrebbe scelto una morte violenta
Saperlo prima
Piuttosto che vivere come un vegetale
In un vaso poco annaffiato
In fin di vita in ospedale
Anzi annaffiato con farmaci
Che rendono insopportabile una condizione
Altrimenti tremenda
Forse avrebbe scelto una morte violenta
In fin di vita in ospedale
Anzi annaffiato con farmaci
In fin di vita in ospedale
In fin di vita in ospedale
In fin di vita in ospedale
Mentre la badante tiene la musica alta per mettere a posto i suoi passi
Sono felfati per natura perché alla sua età anche solo la respirazione è dura
E pensa, ah, ora mi sono liberato
Posso ritornare nel paesino di cui i miei figli mi hanno sequestrato
Il fatto che in pigiama manco l'ha notato
Intanto segue lo stesso percorso al quale da una vita è abituato
Si ferma a guardare le macchine, sbave, non pensa niente
Ma sente che tutti quanti van troppo velocemente
Vorrebbe guidare perché sulle gambe non si regge
Non sa che per quello che la legge anche la sua patente
Ma dove sto andando, boh? Me lo son dimenticato
A scia a prendere la bici che quel giorno gli ho prestato
Intanto passa un amico ancora sano e quindi giustamente stupito
Gli chiede chi aspetti così vestito
Ulisse sente malapena quel suo grido
Con timpani ben tappati, mezzo sordo, non ha neanche ben capito
Ma si accende, ride e riso, si fa tosse dopo aver tossito
Gli risponde con un eh, guarda te com'è che son finito
Poi si accorge che gli manca l'equilibrio
E si appoggia al portone che ha lasciato aperto
E lo trascina in uno scivolone mentre cade
Ulisse, sbatte forte la testa sull'infisso
Si risveglia disteso
In un letto attorno tutto bianco
E si convince di essere finalmente in paradiso
Avendoci creduto tanto
Intanto spostando il braccio fa cadere i pannoloni a fianco
Il suo figlio gioisce vedendo che è salvo
Gli parla ma non lo riconosce più
Gli chiede se l'angelo che dà una vita lo protegge dalla sua
E lui perdendo un attimo la sua pazienza
Ricordandolo da giovane abbassa lo sguardo e pensa a saperlo prima
Piuttosto che vivere come un vegetale
Anzi come un vegetale
In un vaso poco annaffiato
In fin di vita in ospedale
Anzi annaffiato con farmaci
Che rendono insopportabile una condizione
Altrimenti tremendo
Forse avrebbe scelto una morte violenta
Saperlo prima
Piuttosto che vivere come un vegetale
In un vaso poco annaffiato
In fin di vita in ospedale
Anzi annaffiato con farmaci
Che rendono insopportabile una condizione
Altrimenti tremenda
Forse avrebbe scelto una morte violenta
In fin di vita in ospedale
Anzi annaffiato con farmaci
In fin di vita in ospedale
In fin di vita in ospedale
In fin di vita in ospedale
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