Oh, che liberazione
Ora il mondo nelle mani, mangio la razione
Giornaliera, il pozzo nel fosso dei pensieri
Il fosso nel mio nuovo ecosistema
Canti che ho canzoni che tu non ascolti
Vestori caldi in casse di profondi
Profondi
Dal mio acchiappo a sogni
E sto sul fondo di
Portare un po' i pelli
Faccio tutto un modello
E sto sul fondo di

E' una finestra su un campo di rose grigie
Brillano gli occhi, picose e finte
Ma più vere di te
Ma più vere di te
Anche se cade la pelle
E mi volti le spalle
E mi volti le spalle
Le spalle, che se cade la mente, non posso permetterlo
Un tumulto, un petto, una scossa, due luri che mi compongo nell'atto pensando alle parole
Un occhio di versione che è satana e zocca, ed io le scuto e caccio, in un merito che farà tombola
Mi parlano di idee e concetti sconosciuti a loro stessi, ma non prendo la scossa
Se stacco la spina, poi prendo la...