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V.A
Se il genio non esce dalla lampada, le lampadine escono dal genio

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Lyrics
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In ogni fecondazione viene necessaria selezione fra centinaia di milioni di persone in potenza
Non solo la vita è volontà di potenza, ma ogni uomo nasce in uno sterminio
Sperminio nella piena innocenza, è l'opposto del peccato originale
Involontario e terrestre, al di là della morale, la morte non la puoi trovare
E la nascita non si può ricordare, frugo e spreco ogni genio
La drunculo nel vipio uranio, solletico e letimo
Traccia di traccia, sopra questa traccia spacca cranio
Ma le grandi fonti di luce non desiderano piedine
La situazione si ribalde e sono io che sputo rime come lampadine
Solo senza un sole vedi le piccole luci accese
Quando vuoi finire un discorso ma l'hai dimenticato
Ricorda che esiste un fini nella responsabilità
Ma neanche una fine per la verità, la fine e l'origine scompaiono
Come in questo isomorfismo tra testo e vita, foristico e pluralistico
In questo caso non è un concept, è un caso, il punto non esiste
Esistono i punti di sospensione, ogni discorso scrittura un'autocitazione
Se odi chi cita ricorda che dicendolo ti stai citando
Non c'è l'origine che stai vantando, c'è sempre un algoritmo dietro a quello che attualmente viene chiamato random
Non si può scrivere un manuato di diversi gradi di intensità
Delle sue percezioni, di scattare la stessia, di inserire un testo di assoluta
Non si può sconoscere l'origine, peccato di un testo
Mentre di certo c'è solo il fatto che tu sei l'origine dei problemi del gap appena citato
Di fronte alle poche frontezze rimaste con sfrontatezze nemmeno degne di punti di sospensione
In tempo di pace il guerriero punta le armi contro se stesso
Ricerca ossessiva del nemico sfumato anch'esso, preda dell'odierno eccesso
Razionalità ipertrofica come riflesso, automatico al non senso
Giustificazione poetica e filosofica di questo processo
Questo è ciò che vedo sul grinale dopo aver fatto saltare i ponti
Senza paracadute ma con mille idee, chissà, forse qualcuno mi servirà
Odio il demone che vuole subito un motivo per tutto ciò che scrivo
Addirittura, che bruttura, i miei concetti sono break or hope
Un salto più in là, un salto più in là, un salto più in là
Tanti salti che non sono mai saldi, niente saldi
Un mio cd è gratis ma solo in apparenza
Richiede investimenti anche solo di tempi
Vuoi fare bordello?
Vuoi fare casino?
Vuoi fare bordello?
La differenza fra il caos e il tuo bordello è che il primo in un senso divino è la condizione di quello
Se il caos per te significa feste perché non noti che se dietro ogni cosa quella è questa
E si manifesta non solo nei race patetici, fake, eretici
Ma soprattutto nei geni e negli schizofrenici
E' abituato a comprendere tramite una somma di cause
Ma quando le cause diventano troppe preferisci inventare una sola sostitutiva
Come il concetto di strano, concetto patriacentrico
Definito solo dai caratteri attribuiti a quello di no strano, io sano
Le crepe delle opinioni, squarciandole verso l'infinito
La patria dei senza nomi
La patria dei senza nomi
Non solo la vita è volontà di potenza, ma ogni uomo nasce in uno sterminio
Sperminio nella piena innocenza, è l'opposto del peccato originale
Involontario e terrestre, al di là della morale, la morte non la puoi trovare
E la nascita non si può ricordare, frugo e spreco ogni genio
La drunculo nel vipio uranio, solletico e letimo
Traccia di traccia, sopra questa traccia spacca cranio
Ma le grandi fonti di luce non desiderano piedine
La situazione si ribalde e sono io che sputo rime come lampadine
Solo senza un sole vedi le piccole luci accese
Quando vuoi finire un discorso ma l'hai dimenticato
Ricorda che esiste un fini nella responsabilità
Ma neanche una fine per la verità, la fine e l'origine scompaiono
Come in questo isomorfismo tra testo e vita, foristico e pluralistico
In questo caso non è un concept, è un caso, il punto non esiste
Esistono i punti di sospensione, ogni discorso scrittura un'autocitazione
Se odi chi cita ricorda che dicendolo ti stai citando
Non c'è l'origine che stai vantando, c'è sempre un algoritmo dietro a quello che attualmente viene chiamato random
Non si può scrivere un manuato di diversi gradi di intensità
Delle sue percezioni, di scattare la stessia, di inserire un testo di assoluta
Non si può sconoscere l'origine, peccato di un testo
Mentre di certo c'è solo il fatto che tu sei l'origine dei problemi del gap appena citato
Di fronte alle poche frontezze rimaste con sfrontatezze nemmeno degne di punti di sospensione
In tempo di pace il guerriero punta le armi contro se stesso
Ricerca ossessiva del nemico sfumato anch'esso, preda dell'odierno eccesso
Razionalità ipertrofica come riflesso, automatico al non senso
Giustificazione poetica e filosofica di questo processo
Questo è ciò che vedo sul grinale dopo aver fatto saltare i ponti
Senza paracadute ma con mille idee, chissà, forse qualcuno mi servirà
Odio il demone che vuole subito un motivo per tutto ciò che scrivo
Addirittura, che bruttura, i miei concetti sono break or hope
Un salto più in là, un salto più in là, un salto più in là
Tanti salti che non sono mai saldi, niente saldi
Un mio cd è gratis ma solo in apparenza
Richiede investimenti anche solo di tempi
Vuoi fare bordello?
Vuoi fare casino?
Vuoi fare bordello?
La differenza fra il caos e il tuo bordello è che il primo in un senso divino è la condizione di quello
Se il caos per te significa feste perché non noti che se dietro ogni cosa quella è questa
E si manifesta non solo nei race patetici, fake, eretici
Ma soprattutto nei geni e negli schizofrenici
E' abituato a comprendere tramite una somma di cause
Ma quando le cause diventano troppe preferisci inventare una sola sostitutiva
Come il concetto di strano, concetto patriacentrico
Definito solo dai caratteri attribuiti a quello di no strano, io sano
Le crepe delle opinioni, squarciandole verso l'infinito
La patria dei senza nomi
La patria dei senza nomi
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